- 1 Come distinguere le cuffie
- 2 I vari tipi di cuffia auricolare
- 3 Cuffie in ear
- 4 Cuffie on ear
- 5 Cuffie over ear
- 6 Padiglione chiuso o aperto?
- 7 La cancellazione del rumore
- 8 La tecnologia utilizzata
In commercio esistono tanti tipi di cuffie distinguibili secondo vari canoni, e ciò potrebbe ingenerare qualche dubbi nei consumatori. In verità non esiste una tipologia di cuffia che sia di per sé superiore a un’altra, né il prezzo rappresenta l’unico criterio di scelta disponibile, poiché l’alto costo non è sempre sinonimo di qualità, e viceversa. E allora come scegliere la cuffia giusta che fa al caso nostro? Ogni prodotto che presenteremo in questa guida dedicata al tema mostra pregi e difetti, o meglio caratteristiche che possono adeguarsi a determinati scopi e utilizzi piuttosto che altri: vediamo in dettaglio tutti i tipi di cuffie presenti sul mercato.
Come distinguere le cuffie
Come distinguere i vari tipi di cuffie a disposizione sul mercato? Gli esperti in genere individuano tre classi di differenziazione legati a:
- Forma auricolare
- Isolamento acustico
- Sistema tecnologico
All’interno di ognuna possiamo individuare a propria volta diverse tipologie di prodotto: analizziamo in dettaglio le principali.
I vari tipi di cuffia auricolare
Dal punto di vista strettamente legato alla struttura e al design degli auricolari, possiamo parlare di:
- Cuffie in ear (o intrauricolari)
- Cuffie on ear ( o sovraurali)
- Cuffie over ear (o circumaurali)
Ognuno di questi prodotti incide sulla qualità dell’ascolto proprio per via della sua conformazione strutturale, con lati positivi e criticità riscontrabili, ma nella scelta entrano in gioco anche la portabilità esterna e le possibili conseguenze negative sulla salute dovute a un uso scorretto e troppo prolungato del prodotto.
Cuffie in ear
Le cuffie in ear sono i classici auricolari interni che si infilano nel condotto uditivo, in maniera similare ai tappi per le orecchie. Data questa loro conformazione offrono un elevato isolamento acustico e un ottimo livello di riproduzione delle frequenze più basse, inoltre sono molto comode e pratiche da portare, date le ridotte dimensioni e dei gommini in materiale morbido come silicone che si adattano anche alle diverse grandezze del canale uditivo.
Tra gli svantaggi invece delle cuffie intrauricolari bisogna segnalare il rischio più elevato di danni all’udito dovuti a un uso scorretto del prodotto, ascoltando la riproduzione a volume troppo elevato per molte ore, che potrebbe comportare conseguenze anche molto gravi. Dal punto di vista qualitativo invece, se i migliori prodotti del genere dimostrano una resa generale del suono di eccellente qualità, non di rado si riscontra una minore profondità rispetto ad altre tipologie di cuffia.
Cuffie on ear
Le cuffie on ear presentano degli auricolari che si appoggiano all’orecchio senza ricoprirlo per intero, e sono una via di mezzo tra quelli interni e gli altri circumaurali, offrendo pertanto un’ottima qualità del suono, superiore agli auricolari interni, restando una valida scelta come cuffia portatile.
L’importante è la scelta del materiale di queste cuffie, che deve essere sufficientemente leggero in modo da non affaticare eccessivamente l’utilizzatore, e in commercio vi sono tanti prodotti che vengono incontro a questa necessità, abbiamo anche cuffie pieghevoli per rendere più comoda la portabilità esterna. Di contro abbiamo in questo caso un minore isolamento acustico, senza contare che l’uso prolungato può comportare a un’eccessiva sudorazione all’orecchio che, unita al fatto gli altoparlanti possono sporcarsi abbastanza facilmente, può fungere da coltura di batteri e infezioni al canale acustico.
Cuffie over ear
Quelle note come cuffie over ear sono gli auricolari che circondano completamente l’orecchio, per intenderci quelli che si utilizzano in una sala di registrazione oppure al poligono di tiro. E il motivo è presto detto: sono le cuffie che offrono il migliore isolamento acustico possibile, in modo da godere perfettamente della riproduzione del suono, che appare più profonda e realistica, capace di restituire ogni singola sfumatura, l’ideale per chi cerca il top di gamma. Di contro
abbiamo delle cuffie più pesanti e ingombranti che non si adattano particolarmente all’uso esterno, hanno un costo mediamente più elevato della media (anche se non mancano buoni prodotti in fascia di costo economica o a prezzi scontati se acquistati on line) e spesso per funzionare al massimo delle proprie performance necessitano di amplificazione.
Padiglione chiuso o aperto?
Le cuffie on ear e over ear si distinguono anche per il tipo di padiglione, per cui possiamo avere:
- Padiglione chiuso
- Padiglione aperto
- Padiglione semi-aperto
Le differenze riguardano il tipo di isolamento acustico che offrono, e in base all’esperienza che ognuno vuole avere si può optare per un o l’altro modello. Le cuffie a padiglione chiuso hanno gli altoparlanti privi di alcuna apertura sul lato esterno, il che produce un maggiore isolamento e una minore dispersione del suono, ma sono più “pericolosi” sia dal punto di vista della salute dell’orecchio in caso di utilizzo prolungato, ma anche per captare eventuali segnali di allarme in strada, che le rendono un modello poco consigliato per un uso fuori casa.
Le cuffie a padiglione aperto sono meno isolanti, e si distinguono dalle altre perché il design lascia intravedere il circuito interno dell’altoparlante: per molti esperti del settore sono la migliore scelta possibile, perché riproducono un suono più naturale senza enfatizzare troppo i bassi, ma vanno necessariamente utilizzati in luoghi provi di eccessivi rumori esterni per poter sfruttare al meglio le sue qualità. Di recente introduzione vi sono anche i modelli semi-aperti che cercano di coniugare le migliore caratteristiche di entrambe.
La cancellazione del rumore
Il problema di come affrontare i rumori esterni resta una questione sensibile tanto per gli acquirenti quanto per i realizzatori del prodotto: per questo motivo esistono in commercio cuffie con cancellazione del rumore attiva dal punto di vista delle funzionalità presenti. La parola “attiva” indica che il prodotto
oltre ad essere realizzato con materiali isolanti (cancellazione passiva) agisce attivamente contro il rumore esterno producendo frequenze sonore della medesima lunghezza di quelle presenti per contrastarne l’interferenza. In questo modo tali cuffie arrivano ad offrire fino al 70 per cento dell’isolamento acustico possibile, il top in assoluto.
La tecnologia utilizzata
Inquadrate dal punto di vista tecnologico, le cuffie in commercio presentano varie differenziazioni, per cui l’argomento andrebbe affrontato da diverse prospettive. Cominciamo col dire che la stragrande maggioranza dei prodotti in commercio presentano un trasduttore dinamico, così definite per distinguerle da quelle che ne utilizzano invece uno elettrostatico: per molto tempo si è ritenute che le seconde fossero superiori dal punto di vista qualitativo, oggi la differenza è molto assottigliata, senza contare che le cuffie a tecnologia elettrostatica sono molto più costose e necessitano sempre di un amplificatore, ma garantiscono una pressoché totale assenza di distorsione. A meno di non ricercare un prodotto simile alle cuffie da studio di registrazione musicale, si può optare tranquillamente per i più economici e diffusi modelli dinamici.
La grande disputa tecnologica oggi in campo riguarda invece la scelta tra cuffie wireless e quelle più tradizionale che prevedono la connessione con il filo e il jack come terminale. Se le prime sono certamente più comode e pratiche, sono comunque soggette alla durata interna della batteria che deve essere ricaricata, inoltre la qualità della riproduzione sonora non sempre risulta essere analoga alle cuffie analogiche. Infine c’è da ricordarsi della questione del raggio d’azione, per cui le cuffie per poter funzionale al meglio non devono allontanarsi oltre u certo numero di metri dalla fonte sonora originaria.