Gli auricolari o cuffie per i cantanti servono come sorgente monitor e sono o delle cuffie o degli auricolari in-ear di tipo professionale. Servono per ascoltare la propria voce, dunque per rimanere più facilmente in tonalità, e si può scegliere di ascoltare anche gli altri strumenti per mantenere il ritmo. Hanno sempre la funzione di monitor e spesso vengono richiesti su misura dal cantante stesso. Molto più spesso sul palco, in TV o durante un concerto si vedono usare dai cantanti degli auricolari in-ear, mentre negli studi di registrazione si usano più frequentemente le cuffie. Per quanto riguarda il costo, ce ne sono di diversi a seconda del modello più commerciale o più professionale che viene scelto. Vedremo, in questa guida, quali sono gli auricolari pensati per i cantanti e come sono fatti i modelli migliori del 2024.
Perché usarli?
Un cantate ha bisogno di cuffie per poter cantare, sia che si trovi su un palco, sia che si trovi in uno studio. Queste vanno usate per risolvere il problema dei rientri sul palco, e cioè in un ambiente in cui le condizioni di ascolto sono piuttosto complicate, perché la percezione del suono di uno o più strumenti è distorta a causa della confusione, delle distanze eccessive e dei volumi elevati. In pratica se sei un cantante o un musicista e vuoi ascoltare bene il tuo strumento o quello degli altri, indossare le cuffie ti consentirà di migliorare l’ascolto del suono in studio o sul palco. Gli auricolari in-ear, in particolare, sono un innovativo sistema d’ascolto che comporta un significativo miglioramento nella percezione dei suoni.
Vengono generalmente utilizzati da cantanti e musicisti indipendentemente dal tipo di strumento suonato. Infatti, consentono di risolvere il problema del rientro degli strumenti, o per le esibizioni live, dei rientri sul palco, che possono influire negativamente sull’esibizione o sullo spettacolo.
I vantaggi degli auricolari
Il monitoraggio del suono durante i concerti o una performance dal vivo, può essere effettuato tramite una cassa spia, delle cuffie o gli auricolari in-ear. Grazie all’evoluzione tecnologica, gli auricolari in-ear garantiscono diversi vantaggi, come:
- Minor ingombro: gli auricolari li puoi mettere in tasca e portare con te ovunque vuoi senza problemi. Inoltre durante l’esibizione o la registrazione gli auricolari sono nettamente meno ingombranti di una cuffia,
- Resa sonora: gli auricolari monitor ti garantiscono un suono nitido e dinamico così da offrire una migliore risposta dei bassi e la purezza del suono degli strumenti,
- Comfort: gli auricolari possono essere anche personalizzabili e sono realizzati per adattarsi perfettamente al tuo orecchio, così da garantirti un’aderenza ottimale e il massimo comfort,
- Isolamento acustico: con gli auricolari puoi decidere il livello riduzione del rumore ambientale.
In-ear monitor
I cantanti che si esibiscono dal vivo, in TV o su un palco allo stadio, indossano gli auricolari per poter sentire la propria voce e la musica della band. Sul palco, infatti, l’acustica non è buona, sia per il rumore del pubblico, sia perché le casse sono rivolte verso gli ascoltatori. Alcuni artisti preferiscono avere altoparlanti a terra, rivolti verso di loro, altri scelgono di indossare gli auricolari perché possono decidere esattamente che cosa sentire. Questi speciali auricolari, chiamati in-ear monitor, permettono infatti di scegliere che cosa ascoltare e a quale volume. C’è chi preferisce sentire solo la propria voce, chi solo alcuni strumenti e chi tutta la band.
Di solito questi auricolari sono fatti su misura per le orecchie del cantante, in modo che non gli cadano accidentalmente mentre si esibisce.
Auricolari-spia
Per un cantante uno degli strumenti più preziosi, e che potenzialmente possono condizionare molto l’esibizione, sono le cosiddette casse-spia: cioè gli amplificatori posizionati vicino a lui che riproducono solo alcune selezionate tracce sonore, per tenere sotto controllo la propria performance o seguire meglio quella degli altri. Tutto questo vale anche per i cantanti: soprattutto quelli pop e super-famosi, che spesso suonano su un palco praticamente da soli e dalla cui prestazione dipende buona parte dell’andamento di un concerto. Gli auricolari-spia sono la naturale evoluzione della cassa-spia: al posto di avere un’altra fonte sonora che si aggiunge alle decine già presenti sul palco di un grosso concerto dal vivo, questi auricolari, che da fuori sembrano dei tappi per le orecchie molto elaborati, fungono sia da isolanti per il rumore esterno, dato che coprono tutta la conca dell’orecchio, sia soprattutto da auricolari per alcune selezionate tracce sonore.
Materialmente, funzionano in questo modo: il mixer, cioè l’apparecchio che riceve e gestisce tutte le tracce sonore direttamente dai microfoni o dagli strumenti, riceve i suoni, li invia via radio a un trasmettitore agganciato a ciascun musicista (in genere dietro la schiena), che a sua volta trasmette i suoni agli auricolari a cui è collegato. Tutto questo praticamente in tempo reale. Il trasmettitore ha anche un piccolo regolatore del volume, nel caso il musicista abbia bisogno di aumentarlo o abbassarlo durante la performance.
Per concludere
Molti ritengono che l’auricolare personalizzato sia la soluzione migliore in quanto a efficienza e comodità. Alcuni produttori di sistemi audio hanno, tra i vari modelli, anche un modello che permette di personalizzare gli auricolari tramite il calco dell’orecchio che si prende dalla zona del meato acustico fino a buona parte del padiglione auricolare. Tra gli audio protettori gli in-ear sono i più indicati e comodi rispetto alle cuffie. L’impronta per il calco dell’orecchio è un procedimento molto semplice che richiede pochi minuti ed è assolutamente indolore.