Quale tipo di amplificatore per cuffie comprare tra i prodotti a disposizione in commercio? Molto spesso ci facciamo bastare l’amplificatore integrato nelle nostre cuffie, soprattutto se abbiamo un modello di fascia economica. Ma per i maniaci dell’audio, coloro che hanno magari un paio di cuffie over ear professionali di livello eccellente, avere un amplificatore esterno è quasi un obbligo per restituire tutte le più piccole sfumature sonore durante la riproduzione. Di per sé l’amplificazione non riguarda meramente l’aumento del volume, come si potrebbe credere, ma produce un generale miglioramento della qualità del suono e il potenziamento di alcune particolari frequenze, solitamente quelle più basse. Vediamo allora quali sono le caratteristiche più importanti di un amplificatore per cuffie e i requisiti principali che un prodotto valido deve rispettare.
I criteri di scelta
Partiamo pertanto dai parametri tecnici che fanno la differenza e ci portano alla scelta del migliore amplificatore per cuffie in base alle nostre esigenze e necessità. I requisiti principali del prodotto a cui badare sono:
- Impedenza: indica la resistenza incontrata dal segnale elettrico prima che venga convertito in onda sonora, e si misura in Ohm. Maggiore è l’impedenza delle cuffie, più sarà pulito, nitido, il suono che ne esce. Questo valore è indispensabile per comprendere quali sono gli amplificatori compatibili, che devono di norma avere un’impedenza 8 volte inferiore a quella delle cuffie
- Sensibilità: detta anche pressione sonora, indica con quanta efficienza le cuffie sono in grado di convertire il segnale elettrico in acustico, e in pratica permette di capire quanto sarà elevato il volume di riproduzione delle cuffie. Misurabile in decibel, si tratta di un criterio importante per capire quanto giovamento porterà l’amplificatore al nostro ascolto, per cui anche questo valore è strettamente correlato alle cuffie
Se si possiedono cuffie con un’alta sensibilità, sarà necessario acquistare pertanto un amplificatore semi-professionale altrimenti il miglioramento non sarà apprezzabile, mentre u prodotto di prestazioni inferiori può andar bene per una cuffia di fascia bassa. L’importante sempre è che l’impedenza sia otto volte inferiore a quella delle cuffie, per cui ad esempio un auricolare da 32 Ohm avrà bisogno di amplificatori con un valore che non superi i 4 Ohm.
Le tipologie di amplificatori
In commercio esistono diverse tipologie di amplificatori, realizzati con tecnologie differenti e che possiamo sostanzialmente individuare in due grandi famiglie di modelli, ovvero:
- Amplificatori valvolari
- Amplificatori a stato solido
Gli amplificatori valvolari funzionano in alta tensione, sfruttando valvole termoioniche, e sono considerate da sempre un top di gamma, da cui anche il costo elevato: sono ideali per le cuffie ad alta impedenza, ma sono piuttosto ingombranti e consumano molta energia, e le valvole hanno una durata limitata di vita, fra le 3000 e le 5000 ore. Per usare al meglio questo tipo di amplificatori bisogna mettere in campo alcuni accorgimenti, come evitare un surriscaldamento eccessivo, mettere l’amplificatore in un luogo al riparo dall’umidità e dove ci sia abbastanza spazio per il raffreddamento.
Gli amplificatori a stato solido invece hanno un rapporto qualità-prezzo maggiormente sostenibile, funzionano mediante transistor, sono poco ingombranti e ideali per le cuffie a bassa impedenza. Richiedono mena manutenzione perché non tendono al surriscaldamento, e per questo motivo sono il prodotto più diffuso e consigliato, sebbene per i maniaci dell’audio in termini di qualità complessiva risultino inferiori alle valvole termoioniche.
Le connessioni
Qualsiasi tipo di amplificatore si scelga, a stato solido o a valvole, in formato desktop oppure portatile, per le nostre cuffie bisogna badare anche al tipo di connessione come fattore decisivo per la scelta finale di acquisto. Le connessioni possibili sono:
- Mini jack
- Ingresso ottico
- Ingresso USB o Micro USB
- Cannon o XLR
- Uscita audio bilanciata
Alcune di queste connessioni sono per lo più appannaggio dei prodotti di tipo professionale, adatti per modelli di altissima qualità ed elevata fascia di costo, mentre i più comuni e utilizzati sono quelli con jack o quelli USB, mentre l’ingresso ottico è la scelta privilegiata per lettori Blu-ray e smart TV.
Quanto costa?
Il prezzo di un amplificatore per cuffie dipende da varie variabili, oltre a quelle indicate anche dall’azienda che ha realizzato il prodotto e i materiali utilizzati, per cui una cosa è spendere per un prodotto con prevalenza di plastica e un altro invece per amplificatori che fanno uso anche di legno, alluminio o altri materiali più resistenti. Attualmente in commercio è possibile reperire prodotti con diverse fasce di costo, abbiamo amplificatori economici che vanno dai 15 agli 80 euro circa, altri di fascia media che possono costare fino ai 200 euro, mentre quelli di fascia alta, ma ancora pensati per un uso non professionale, prevedono un esborso calcolato in diverse centinaia di euro. Se vogliamo invece orientarci verso un amplificatore per cuffie di livello professionale, l’investimento da compiere può abbondantemente superare i mille euro, oltre a richiedere conoscenze specialistiche sulla realizzazione e la manutenzione di un impianto ad alta fedeltà.