Negli ultimi anni abbiamo assistito, su alcuni dispositivi, alla sparizione del classico jack da 3.5 mm. Con la presentazione dell’Iphone 7, l’Apple, fu la prima sul mercato a stravolgere i canoni produttivi, proponendo il connettore Lightning , seguita, immediatamente da altri marchi come Xiami, HTC e altri brand minori. Ma cerchiamo di capire la motivazione di tale decisione. Prima, però, di centrare l’argomento del nostro articolo, è bene fare una breve panoramica dei tipi di cuffia che esistono sul mercato.
Auricolari
Chiamati anche, più comunemente “cuffiette”, si inseriscono all’interno dell’orecchio. Le dimensioni ridotte le fanno brillare per la loro praticità. Negli ultimi anni ha ottenuto grande favore un altro modello di auricolare: in-ear o anche chiamato intrauricolari. Questo auricolare viene inserito direttamente nel canale uditivo, offrendo un ottimo compromesso tra praticità e un buon grado di isolamento acustico. Unica pecca, un ascolto prolungato può affaticare.
Cuffie
Anche per quanto riguarda le cuffie, possiamo distinguerne diversi modelli:
- Aperte: hanno un’offerta sonora più “aperta”, spaziosa. La parte esterna del padiglione è forata o si presenta con una griglia. Sono cuffie decisamente leggere però offrono uno scarso isolamento acustico. Sono adatte, sicuramente, a chi cerca una qualità sonora fedele all’origine.
- Chiuse: la parola stessa ci suggerisce che la struttura dei padiglioni è completamente chiusa. Sicuramente più pesanti, rispetto ai modelli aperti, sono cuffie che offrono un eccellente isolamento acustico. L’alto grado di isolamento acustico offre la possibilità di mantenere dei volumi ad un livello contenuto, in modo da non affaticare l’udito.
- On-ear: chiamate anche sovraurali sono cuffie che vengono poggiate direttamente sui padiglioni. Proprio per questo motivo, sono cuffie che non offrono un isolamento acustico eccellente però sono molto pratiche e facili da trasportare.
- Over-ear: chiamate anche circomaurali, avvolgono completamente l’orecchio, offrendo un isolamento acustico eccellente. Le grandi dimensioni le rendono poco pratiche e a lungo andare (per chi non è abituato) possono affaticare l’ascoltatore.
Caratteristiche tecniche
Scegliere una cuffia adatta alle nostre esigenze non è una cosa facile, per questo motivo voglio darvi alcune nozioni base da tener conto al momento dell’acquisto:
- Driver: I driver convertono il segnale elettrico nel suono udibile dall’orecchio umano. Ne esistono diversi tipi, dinamici, a struttura bilanciata, magnetici e elettrostatici, caratterizzati da dimensioni diverse. I driver dinamici sono tra i più diffusi e vengono utilizzati in tutti i tipi di cuffie. Per semplificare, un driver più grande offrirà una resa sonora migliore.
- Risposta in frequenza: La risposta in frequenza indica l’intervallo di frequenze sonore coperto da un paio di cuffie. Il range di frequenze percepito dall’uomo va da 20 Hz a 20.000 Hz, per questo motivo la maggior parte dell cuffie cerca di rispettare questo valore.
- Sensibilità: Valore espresso in Decibel (dB) indica la pressione acustica espressa dalle cuffie in relazione alla tensione applicata. Questo valore ci dice il massimo livello di suono riproducibile in maniera fedele.
- Impedenza: Indica la resistenza esercitata dalle cuffie sul segnale audio ed è espressa in Ohm. Le cuffie a bassa impedenza possono essere utilizzate con dispositivi di piccole dimensioni, smartphone, lettori multimediali e altri dispositivi portatili. Le cuffie dotati di un’impedenza maggiore sono destinati a impianti Hi-Fi e amplificatori professionali.
- Potenza in ingresso: Espressa in mW, indica la potenza del segnale in ingresso che la cuffia può sostenere senza provocare distorsioni.
Cos’è il Type-C
Type-C (USB C) è la più recente evoluzione di connettori USB . Questo standard che ha fatto la sua comparsa con il primo Tablet firmato Nokia, è destinato a cambiare le regole del mercato dell’elettronica. Caratterizzato dalla sua reversibilità (può essere connesso in qualunque posizione), offre la possibilità di interconnesione tra più dispositivi. Un’altra prerogativa è la retrocompatibilità che ne permette l’associazione con versioni USB precedenti (USB 3.0 o 2.0). I vantaggi che offre questo tipo di connessione sono, di certo, molteplici come la possibilità di trasferire dati, l’output video e l’output audio.
L’USB – C è un connettore molto versatile, nato per assecondare le specifiche USB 3.1 rendendo possibile l’erogazione di una potenza massima di 100W. Questa caratteristica ha reso possibile l’interfaccia con prodotti che fino a poco tempo fa era impensabile caricare con USB (stiamo parlando di computer portatili). L’indubbia innovazione di questa connessione è stata notata anche da colossi come Apple e Google che non hanno tardato a prendere seriamente in considerazione la sua adozione.
Svantaggi
Alcune problematiche sono riscontrabili con i dispositivi dotati di Type-c. Più di una volta i consumatori hanno lamentato di non poterne usare i vantaggi annunciati (ricarica veloce, trasferimento dati veloce). Della quantità di connettori o porte USB-C disponibili sul mercato, una gran parte non è certificata. Questo comporta la possibilità di ritrovarsi ad acquistare prodotti con evidenti problemi di progettazione, con la conseguenza di avere seri danni ai dispositivi a cui vengono connessi. A quanto pare un’altra problematica di questa tecnologia sembra essere riconducibile alle scelte dei consumatori. Nel caso specifico, parliamo delle cuffie wireless che vengono preferite a questo tipo di connessione pur di non avere l’ingombro del cavo.
Fate attenzione: molto spesso si incorre nell’errore di confondere o associare all’ USB Type-C, l’USB 3.1.
In realtà stiamo parlando di cose completamente differenti. Mentre la dicitura Type-C ci indica il connettore (la parte fisica che va inserita nel dispositivo) l’USB 3.1 si riferisce alla versione della connessione di trasmissione dati. Per semplificare: avere un dispositivo con connettore Type-C non garantisce il supporto delle specifiche USB 3.1 (es. trasferimento di dati a 10 Gbps), anzi potrebbe supportare la USB 3.0 o addirittura versione ancora precedenti.
Per concludere
Come sempre, quando parliamo di cuffie, la scelta ricade su di voi. Posso, però dirvi, che sicuramente la nuova soluzione adottata da alcuni grandi marchi, offre, rispetto al tradizionale Jack, una qualità nettamente superiore. E’ innegabile che l’avvento di tecnologie come Bluetooth 5.0 o AptX (per citarne alcune) offre la possibilità di avere cuffie wireless con una buona proposta sonora ma, a parità di prezzo, le cuffie cablate continuano a regalarci qualcosa in più. Certo, avere un unico ingresso, può avere qualche controindicazione, come l’impossibilità di utilizzare auricolare e caricare il proprio dispositivo. Però, se per voi, il dover ricorrere ad un adattatore, non è un problema ed il vostro reale interesse è di avere un’esperienza sonora più che soddisfacente, allora, questo è il tipo di cuffia che fa per voi.