- 1 Cosa sono le cuffie professionali?
- 2 Chiuse o aperte
- 3 La scelta della forma
- 4 Criteri di valutazione
- 5 In conclusione
Scegliere un paio di cuffie semi professionali è una scelta decisamente personale. Dovrai tenere presente non solo la qualità del suono, ma anche l’ergonomia delle cuffie, la comodità e il design. La teoria vorrebbe che vengano utilizzate diverse paia di cuffie per tutti i compiti più comuni (un paio di cuffie da studio per missaggio, uno per sound design, uno per registrazione, uno per ascoltare musica, etc.). Nella pratica però, per evidenti questioni di budget, ci ritroviamo a dover scendere a compromessi. Così come in tutte le cose, la qualità si paga e di conseguenza anche i materiali, la comodità e l’accuratezza del suono che stanca meno l’orecchio dopo diverse ore di utilizzo. Vedremo in questa guida come fare per acquistare un paio di cuffie semi professionali, quale modello scegliere e quanto spendere.
Cosa sono le cuffie professionali?
Per cuffie professionali si intendono le cuffie non indicate per il semplice ascolto di piacere ma per creare, registrare, mixare o fare il mastering di tracce musicali. In altre parole, sono delle cuffie che vengono utilizzate nel contesto di uno studio musicale.
Essenzialmente, il punto di forza delle cuffie professionali è che permettono di fare un ascolto critico, consentendo di ascoltare quello che produci con una risposta trasparente delle frequenze che non colorano il sound artificialmente (sopratutto nelle frequenze più basse o quelle più alte). Le cuffie commerciali invece, sono note per alterare la risposta in frequenza, tanto che tutto quello che ascoltiamo, spesso magicamente sembra suonare meglio alle nostre orecchie. In studio invece, la qualità principale che dobbiamo ricercare in un paio di cuffie è l’onestà. Non vogliamo che determinate frequenze vengano amplificate o evidenziate innaturalmente. Infatti, se la nostra musica suona bene attraverso una cuffia bilanciata e trasparente, allora suonerà bene su qualsiasi dispositivo venga suonata.
Chiuse o aperte
Le cuffie chiuse sono fatte in modo che l’auricolare copre completamente l’orecchio e l’audio riamane intrappolato all’interno di esso. Questo è il modello di cuffia più diffuso, sopratutto nei prodotti più commerciali. Il rumore esterno verrà tenuto fuori ed eventuali persone vicino a te non riusciranno a sentire quello che stai ascoltando. Il suono è più compatto ma, di contro, le frequenze più basse potrebbero essere leggermente amplificate. Nelle cuffie aperte, invece, sono presenti delle fessure che non isolano completamente l’orecchio. Il suono può tranquillamente uscire, così come dall’esterno può entrare. Se ti trovi quindi in un luogo rumoroso avrai difficoltà a percepire fedelmente quello che stai ascoltando. In un ambiente silenzioso però, sono decisamente ottime: il suono risulta più arioso e naturale e ne viene resa fedelmente la sua spaziosità. Insomma, se il tuo studio si trova in uno spazio tranquillo, le cuffie aperte sono la scelta migliore da fare. Al contrario in ambienti rumorosi, o se magari devi registrare musicisti dal vivo allora le cuffie chiuse sono quelle che fanno per te.
Per un uso semi professionale, le cuffie aperte sono quelle che restituiscono il suono nella maniera più trasparente possibile e risultano anche quelle più indicate per un ascolto prolungato, poiché l’orecchio non viene schiacciato, ma rimane avvolto dall’auricolare e il suono non è compresso all’interno del padiglione.
La scelta della forma
Le cuffie si distinguono in:
- Sovraurali, quelle che si adagiano sopra le tue orecchie e
- Circumaurali, quelle che avvolgono completamente le orecchie.
Le sovraurali sono più compatte e hanno gli auricolari più piccoli, ma presentano una criticità: la pressione applicata direttamente sull’orecchio potrebbe diventare fastidiosa in caso di utilizzo prolungato. Le cuffie circumaurali, invece, sono ottime per l’isolamento. Questo le rende particolarmente indicate per registrazione e il lavoro in ambienti particolarmente rumorosi. Gli auricolari avvolgono completamente l’orecchio, per questo sono più grandi e quindi anche un po’ più scomode se usate in giro. La maggior parte delle cuffie professionali sono comunque circumaurali.
Criteri di valutazione
L’uomo può udire i suoni dai 20Hz (i suoni più cupi e bassi) fino ai 20.000 Hz (quelli più acuti). Ogni tipo di cuffia ha un determinato tipo di risposta, che è la forbice di quante frequenze riesce effettivamente a coprire dai bassi fino alle frequenze più acute. Nonostante ci siano delle cuffie che promettono un range da 5 Hz fino a 35.000Hz, questo non le rende superiori ad altre. Insomma, tieni conto della risposta in frequenza, ma non basare il tuo acquisto esclusivamente su questo aspetto. Inoltre, esistono, dello stesso modello di cuffie semi professionali, diverse versioni in commercio in base al valore di OHM Ω (o resistenza elettrica).
Le versioni con valori bassi (sotto i 100 ohm) non necessitano di un amplificatore per avere un buon volume di ascolto in uscita, mentre le altre (dai 100 ohm in su) hanno bisogno di un amplificatore per poter godere di un volume di ascolto sufficiente.
In conclusione
Quanto dovremmo spendere per un paio di cuffie semi professionale? Il budget è chiaramente molto importante quando devi scegliere le cuffie giuste. La cosa migliore da fare è prendere le cuffie migliori nella fascia di prezzo nella quale ti puoi permettere di spendere.